
Girocastro: cosa vedere in un weekend nella città museo d’Albania
Definire bella Girocastro significa non renderle giustizia. Questa città nel sud dell’Albania, situata in una posizione scenografica, circondata com’è da montagne, e a pochi km dal confine greco, è una vera e propria meraviglia architettonica e, a mio avviso, una delle città più affascinanti dei Balcani. Ho avuto il piacere di visitarla due volte: nell’autunno del 2010 e quest’estate. Già la prima volta rimasi colpita dal suo fascino, ma durante l’ultima visita Girocastro mi ha lasciata senza parole: il vecchio bazar è stato ristrutturato, le facciate delle case ritinteggiate di un bianco candido e l’estate, con i suoi colori caldi, è sicuramente la stagione migliore per recarsi qui. Grazie al tour operator Limitless Albania, che organizza escursioni in città, nei dintorni e in generale in tutta l’Albania (a questo link trovate le gite da loro organizzate), ho avuto il piacere di visitare alcuni dei principali punti di interesse di Girocastro. Le guide di Limitless Albania organizzano, in particolare, due interessanti tour che coinvolgono Girocastro: l’Unesco mini trip, dalla durata di 3 giorni, che conduce i visitatori alla scoperta dei tre patrimoni Unesco albanesi, e cioè, oltre a Girocastro, Berat e il parco archeologico di Butrinto. Oppure, per chi ha più giorni a disposizione, un tour più lungo, che dura una settimana, che traccia un itinerario comprendente Girocastro, e una serie di incantevoli paesini e parchi archeologici nei dintorni (Zhulat, Lunxheri con il parco archeologico di Antigonea, Zagori e Libohove).
In questo articolo vi darò qualche dritta su cosa vedere, dove mangiare e dove dormire a Girocastro, ma prima è necessaria qualche informazione sulla città:
•La leggenda narra che Girocastro deve il suo nome alla principessa Argjiro, sorella del governatore locale Gjin Zenebishi durante gli anni dell’invasione ottomana del paese, nel XV secolo. Rifiutandosi di arrendersi agli ottomani, la principessa si recò, insieme al figlio di pochi mesi, nel punto più alto del castello per lanciarsi. Miracolosamente il bambino sopravvisse all’impatto, mentre dalle rocce collocate nel punto esatto dove cadde la madre cominciò a sgorgare latte per alimentare il piccolo. Ancora oggi, le pietre ai piedi del castello sono coperte da depositi di calcio.
•Girocastro è la patria dei due albanesi più famosi di tutti i tempi: il dittatore Enver Hoxha, del quale è possibile visitare la casa natale trasformata in un museo etnografico, e Ismail Kadare, il grandissimo scrittore che ha scritto numerosi capolavori, tra cui La città di pietra. Si tratta di un bellissimo romanzo ambientato proprio a Girocastro durante la seconda guerra mondiale che è d’obbligo leggere prima di recarsi qui e che ha regalato alla città l’omonimo soprannome.
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COSA VEDERE
•Il vecchio bazar
L’area più famosa di Girocastro è sicuramente quella del vecchio bazar. Si tratta di una serie di edifici bianchi in stile ottomano, con caratteristici punti luce e tetti in ardesia, trasformati in piccoli negozi dove è possibile fare interessanti acquisti tipici, come tappeti, prodotti gastronomici, vassoi, ciotole decorate e vari oggetti per la casa, oltre che i classici souvenir, tra cui magliette, borse, magneti. Essendo la zona più famosa della città, il bazar è anche quella più turistica, ma nonostante qualche chincaglieria e qualche turista intento a scattare fotografie, non ha perso la sua autenticità. Nei pressi del bazar si trova anche l’unica moschea presente in città, la moschea del mercato, sopravvissuta agli anni della dittatura comunista quando il regime, proclamando l’Albania come primo stato laico al mondo, ordinò la distruzione dei luoghi di culto.
•Casa Skenduli
Non lontano dal bazar, dopo una breve passeggiata a piedi, ecco che si trova Casa Skenduli, una delle tradizionali abitazioni storiche di Girocastro. La casa è un labirinto di stanze, stanzette, hammam, saloni, finestre, porte e portoni, costruita su più piani e visitabile in compagnia dell’erede della famiglia, il sig. Skenduli, un simpatico signore che parla diverse lingue, tra cui l’italiano. Grazie alle sue narrazioni, è possibile immergersi nella storia di questa nobile famiglia e immaginare come fosse la vita quotidiana dei suoi componenti nell’Albania di ‘700 e ‘800.
Ingresso: 200 lekë.
•Museo Ismail Kadare
Chiunque decida di recarsi a Girocastro, non può mancare di visitare l’abitazione natale, trasformata in museo, del suo cittadino più illustre, Ismail Kadare. La bella casa in stile ottomano regala viste magnifiche sulle case tipiche di Girocastro. Convertita in museo, ospita al suo interno interessanti esposizioni temporanee: fino al 29 settembre 2018 è possibile ammirare la mostra fotografica “Flashback: Albania negli anni Novanta“, una serie di scatti realizzati nei turbolenti anni ’90 dal fotografo Robert Pilcher.
Ingresso: 200 lekë.
•Perdersi tra le stradine di Girocastro
Una delle cose più affascinanti da fare a Girocastro è lasciare gli itinerari battuti e perdersi tra le stradine secondarie. Anziché proseguire lungo la strada che porta al castello, il mio consiglio è di girare prima a destra e andare alla scoperta della Girocastro più autentica, con le sue abitazioni tradizionali, alberi di fico, rovi pieni di more selvatiche, capre al pascolo e pigri gattini che dormono sui muretti a secco. Vi capiterà anche di fare qualche simpatico incontro con alcuni degli abitanti della zona.
•Castello di Girocastro
Non si può salutare Girocastro senza aver visitato il suo magnifico castello. Per raggiungerlo occorre percorrere una strada lastricata che ha inizio nel bazar e conduce fino all’ingresso. Il castello, che in passato è stato utilizzato come prigione sia dal re Zog I che successivamente da Enver Hoxha, custodisce all’interno delle sue mura la Torre dell’Orologio, il Museo delle armi e un aereo militare americano. Non c’è niente di meglio da fare che trascorrere un po’ di tempo qui durante il viaggio e ammirare i tetti di Girocastro dall’alto: la meraviglia è assicurata.
Ingresso: 200 lekë.
DOVE MANGIARE
Ho provato più ristoranti a Girocastro, ma a mio avviso il migliore è Odaja, un ristorante tradizionale dallo stile molto semplice situato al primo piano di un edificio storico del vecchio bazar (vicino allo studio del signore che lavora la pietra). Il menù è composto per lo più da piatti locali, tra cui gustose polpette di carne a base di prezzemolo, patate, uova e sesamo, e le deliziose polpette tipiche di Girocastro con riso con uova, formaggio e una spezia simile alla menta. Prezzo medio: 7€/persona.
DOVE PERNOTTARE
Durante il mio soggiorno in città ho pernottato all’Hotel Kalemi 2, un bellissimo 3 stelle situato a due passi dal vecchio bazar. L’hotel, ospitato in una tipica abitazione in stile ottomano, è il luogo perfetto dove soggiornare a Girocastro, grazie alla sua ideale posizione vicina ai principali punti di interesse della città. Consiglio di degustare la (eccellente e ricca) colazione sulla terrazza collocata al terzo piano dell’hotel, da cui si ammirano splendide viste sul castello e sui tetti della città. Ciò che più mia colpita di Kalemi 2, oltre alla bellezza della struttura e alla sua meravigliosa terrazza panoramica, è stato il gentilissimo personale sempre pronto ad accogliere le esigenze dei clienti, a consigliare e ad aiutare per ogni necessità. Potete prenotare l’hotel Kalemi 2 a questo link.
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*Miglior piatto: polpettine di riso con uova, formaggio e una spezia simile alla menta.
*Miglior posto: il Castello, da cui si ammirano viste mozzafiato sul centro storico.
*Miglior periodo per visitare Girocastro: l’estate è sicuramente la stagione migliore per scoprire la città.
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2 commenti
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Shume faleminderit per repostim artikulli! 🙂