
Guida alla street art di Tirana
La capitale dell’Albania è una città divertente, vivace e vibrante. Una destinazione sempre più in voga tra i globetrotter più (o meno) avventurosi, che non finisce mai di stupire. Sono tante le ragioni per cui vale la pena visitare Tirana, una delle principali è, per gli appassionati del genere, la copiosa presenza di opere di street art. I graffiti hanno letteralmente cambiato il volto della città che, oggi, è una delle più colorate d’Europa.
Lungo le strade di Tirana, infatti, capita spesso di imbattersi in coloratissime opere d’arte, molte delle quali, realizzate da street artists locali con il supporto dell’amministrazione cittadina. Come FRANKO, un artista originario di Valona, terza città del paese per grandezza, una sorta di pioniere della street art albanese. Le sue opere, dal valore altamente simbolico, sono sparse per tutta la città: da circa un anno lavora per la municipalità di Tirana per decorare la capitale con i suoi colori. Sono graffiti che fanno riflettere: rappresentano spesso le fasce più vulnerabili e deboli della popolazione, come bambini e anziani in difficoltà.

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Una delle più originali forme di street art è quella che ha interessato, sempre con il supporto dell’amministrazione locale attraverso “Ndërmarrja e Dekorit -Bashkia Tiranë“, un progetto di decoro cittadino ideato dal Comune di Tirana, la decorazione delle strade della capitale. La maggiore concentrazione di queste opere è collocata nel Blloku, il quartiere più cool di Tirana, in Rruga Myslym Shiri, una delle via più eleganti della città, e Bulevardi Bajram Curri, il viale che costeggia il fiume Lana.
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Tutta la città è un tripudio di colori, scritte, graffiti: è impossibile non rimanere estasiati dallo stile di Tirana che, seppur non bella come altre capitali dell’Europa dell’est, ha un fascino unico e inimitabile.


Il tour alla volta della street art non può non comprendere, infine, una tappa al bellissimo Pazari i Ri, il nuovo mercato cittadino. È stato inaugurato a marzo dello scorso anno e costituisce il mercato ortofrutticolo più importante dell’Albania. La creazione del mercato, nei pressi del quale si trovano anche ottimi ristoranti di pesce dove consiglio di sostare (tra tutti, Soni Fish), ha comportato la riqualificazione dell’intera area circostante: i palazzi e le strade sono stati dipinti con caratteristici motivi geometrici tipici dei Balcani. Il risultato è uno spettacolare tripudio di colori.
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Tra fine maggio e inizio giugno, Tirana è stata la location del MurAl Fest, un festival dedicato alla street art, frutto di una collaborazione tra il Comune di Tirana e il laboratorio italiano 167/B Street di Lecce, che ha ospitato un gruppo di artisti provenienti da Italia, Albania, Francia, Serbia e Uruguay. Il progetto, supportato dall’Istituto Italiano di Cultura a Tirana e dall’Ambasciata Francese a Tirana, ha dato nuovo volto agli spazi urbani della città: anonime facciate di edifici sono state trasformate in vere e proprie opere d’arte a cielo aperto che hanno completamente rivoluzionato l’aspetto della capitale. Questo evento è stato il primo nel suo genere e, spero tanto, che diventi un appuntamento annuale in questa città che non smette mai di mettersi in gioco e rinnovarsi. Le opere sono tutte bellissime e ognuna diversa dall’altra: si spazia dal coloratissimo murale di Eljan Tanini a The Dream di FRANKO, passando per Mother di Theic Licuado e Sono le imperfezioni a rendere l’arte sublime di Frank Lucignolo. Ma i miei preferiti in assoluto sono due: Do Not Judge di Artez, un artista serbo che disegna a mano libera, e, soprattutto, Change Prospective di Chekos’Art, autore, tra gli altri, di due murales pazzeschi realizzati a Vlora, città del sud dell’Albania.




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