
Bear Sanctuary Prishtina, Kosovo
Questa è una storia, per fortuna, a lieto fine. Una di quelle che fa ancora sperare nell’umanità. Per chi non lo sapesse, in Kosovo fino al 2010 i ristoratori erano soliti tenere orsi in gabbia per attrarre i clienti nei loro locali. Gli animali venivano catturati nei boschi del Paese e del nord Albania, spesso strappati alle loro madri sin da piccoli, incatenati, maltrattati e umiliati per divertire gli spettatori durante i loro pasti. Nel 2010 è (finalmente) entrata in vigore una legge che vieta ai privati di possedere orsi e altri animali selvaggi e, sulla scia di questa significativa riforma, l’organizzazione internazionale Four Paws ha proposto al governo kosovaro di creare uno spazio appropriato dove far vivere gli orsi liberati dalla prigionia. Così, nel 2013, è nato il Bear Sanctuary Prishtina (Pyllit të Arinjve) un parco naturale a una ventina di chilometri dalla capitale dove oggi vivono venti orsi bruni. A causa degli abusi subiti durante i terribili anni di prigionia, alcuni di questi orsi soffrono di disturbi psicologici e problemi comportamentali che non consentono loro di tornare a vivere allo stato brado. Avendo poi, seppur malamente, convissuto per molti anni con esseri umani, se venissero lasciati liberi, rischierebbero di recarsi in zone abitate e di essere ricatturati, feriti o uccisi. Il Bear Sanctuary, però, non è uno zoo: nonostante, per ovvie ragioni di sicurezza, vi siano delle recinzioni, si tratta di un’estesa area verde con boschi e foreste di circa 15 ettari dove gli orsi vivono in tranquillità e sono tutelati, curati e accuditi dal team e dai volontari.
Per capire meglio le barbarie subite da questi animali, vi racconto la storia di Kassandra, il primo orso salvato dalla prigionia e adottato dal Bear Sanctuary. Il proprietario del ristorante che l’aveva catturata e tenuta per anni in prigionia, quando ha saputo che era entrata in vigore la legge, ha abbandonato il locale lasciando l’orso chiuso in gabbia nel giardino dello stesso. Spesso capitava che ragazzini annoiati passassero lì per tirarle addosso sassi e pietre, ferendola, e, quando capitava, l’unico cibo di cui si alimentava erano scarti lanciati dai passanti. Kassandra aveva perso parte del suo pelo ma, dopo il giusto ricovero e le dovute cure, è tornata di nuovo a splendere. L’itinerario all’interno del Parco consente di fare una piacevole passeggiata di circa un’ora in mezzo alla natura ed è consigliato anche e soprattutto se si viaggia in compagnia di piccoli esploratori. Durante il percorso, oltre ad ammirare gli splendidi paesaggi naturali circostanti e sperare di vedere da vicino gli orsi (io e la mia famiglia abbiamo avuto il piacere di fare un faccia a faccia con il simpatico Stivi e dargli qualche mela selvatica per colazione), ci si ferma per leggere le storie (scritte in inglese e in albanese) di ciascun orso e alcuni aneddoti relativi al loro carattere e preferenze in fatto di cibo: è un modo molto simpatico per incuriosire i bambini. Al termine della visita si può scegliere di visitare il negozio dove acquistare un ricordo di questa interessante esperienza. Non si tratta di un semplice acquisto, ma di supportare una buona causa: il ricavato, infatti, serve per sostenere gli orsi del Parco. Nel 2018 il Bear Sanctuary è stato dotato anche di un centro educativo, il Thesaret e Natyrës, dove sono organizzate attività culturali per bambini che spiegano loro la vita degli orsi, la loro storia e le loro particolarità. In loco è stato aperto anche un ristorante vegetariano il cui menù è realizzato interamente con gli ingredienti coltivati nell’orto retrostante il locale. Una bella realtà da scoprire se vi trovate in viaggio a Pristina.
Come raggiungere il Bear Sanctuary Prishtina: da Prishtina si seguono le indicazioni per Gjilan e, superato il Lago di Badovc (uno specchio d’acqua creato artificialmente nel 1966 con la costruzione di una diga con lo scopo di rifornire Gračanica/Graçanica e la capitale di acqua), si gira alla prima deviazione a sinistra (per orientarvi ricordatevi del benzinaio dal lato opposto dell’incrocio). Il parco è aperto tutti i giorni da aprile a ottobre con orario 10:00-19:00, mentre da novembre a marzo con orario 10:00-16:00. Il biglietto di ingresso costa 2€ per gli adulti e 1€ per i bambini (gratis fino ai 3 anni).
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