
Primo viaggio in Albania: come organizzarsi
L’Albania, diversamente da qualche anno fa, non è più una sconosciuta per i turisti, soprattutto italiani: è vicina, ma non ancora affollata come altre destinazioni della regione, ha spiagge incantevoli, montagne selvagge, città storiche e parchi archeologici di grande interesse culturale. La sua gastronomia genuina si apprezza facilmente e, anche in quanto a divertimenti, è difficile rimanere delusi. Si può raggiungere in aereo con varie compagnie, atterrando a Tirana (ad oggi, l’Albania dispone del solo Aeroporto Internazionale Nënë Tereza), o, se preferite viaggiare nel Paese con la vostra macchina, potete approdare al porto di Durazzo grazie ai traghetti della compagnia AdriaFerries che, da anni, collegano la città albanese con Trieste, Ancona e Bari, e imbarcare così anche l’auto per spostarvi nel Paese a vostro piacimento. Se state organizzando il vostro primo viaggio nella terra delle aquile, ecco qualche dritta per organizzarvi.
TIRANA, KRUJA E DURAZZO
La capitale albanese è una città vivace e colorata che, però, diversamente da altre destinazioni del Paese non presenta un gran numero di punti di interesse storico. Una visita al Museo Storico Nazionale in Piazza Scanderbeg, nelle cui sale è narrata la storia dell’Albania dalla preistoria ai giorni moderni, una tappa alla Galleria Nazionale d’Arte, con importanti opere del periodo socialista, e un giro al Pazari i Ri, il nuovo mercato di Tirana fra prodotti gastronomici di ogni genere e tappeti dai ricami geometrici, sono d’obbligo. Chi ha tempo a disposizione, non può mancare di raggiungere alle porte della città il Bunkart, un originale museo che ripercorre la storia dell’Albania durante il fascismo prima e il comunismo poi, costruito all’interno del bunker antiatomico più grande del Paese. La sera si passa al Blloku, il quartiere della movida, con pub, ristoranti e locali adatti a tutti coloro che vogliono divertirsi. Una gita fuori porta, che si può fare anche in mezza giornata, è a Kruja, prima capitale albanese il cui castello racchiude importanti resti archeologici, il museo etnografico e il museo di Scanderbeg. Poi una passeggiata nel bazar, rinnovato in tempi recenti ma risalente al XVII secolo, tra tessili, tappeti e artigianato locale. Se invece viaggiate in traghetto, sarà Durazzo la prima tappa. A primo impatto, difficile rimanere colpiti dalla città con i suoi palazzoni in cemento, ma basta grattare sotto la superficie per scoprire un mondo fatto di resti archeologici dell’epoca romana, terme bizantine, bagni turchi e moschee. La costa adriatica albanese è bassa e sabbiosa e, oltre alle spiagge di Durazzo, potete raggiungere vicino alla città, Kepi i Rodonit a nord oppure la Laguna di Karavasta a sud, ideale per gli appassionati di birdwatching.
SCUTARI E IL NORD
Il lago più grande dei Balcani, il Castello di Rozafa, un centro pedonale con eleganti edifici da poco ristrutturati e il museo di fotografia più importante dell’Albania, fanno di Scutari un autentico gioiello. Vale la pena trattenersi in città qualche giorno per visitarla bene e andare ad esplorare anche i suoi selvaggi dintorni, tra cui le sponde del lago fino al confine con il Montenegro e il ponte di Mesi costruito in epoca ottomana. Il fiore all’occhiello, però, è a Koman dove ci si imbarca con un ferry boat per un’autentica avventura tra i monti. Con l’imbarcazione si naviga tra vette rocciose lungo il lago di Koman, costruito artificialmente negli anni Sessanta ma che per la sua bellezza ricorda un grande fiordo, fino a raggiungere il Parco Nazionale di Valbona, con i suoi sentieri di montagna adatti a chi ha gambe ben allenate. In alternativa, potete raggiungere con la vostra auto o con una guida locale da Scutari, Theth, uno dei villaggi più belli d’Albania. Non lontana da Scutari, Lezhë è diventata negli ultimi anni la culla gastronomica del paese delle aquile, dove si fa tappa per andare da Mrizi i Zanave, agriturismo di altissima qualità ai cui tavoli si gusta la migliore cucina albanese. Un consiglio: dopo la scorpacciata, andate a visitare il Castello di Lezhë, il mausoleo dell’eroe nazionale albanese Scanderbeg e il laboratorio artigianale Artistike Zadrima, per prodotti tessili unici realizzati al telaio.
LA RIVIERA IONICA
Impossibile non rimanere impressionati dalla riviera ionica albanese, quel tratto costiero che inizia dopo Valona e termina al confine con la Grecia. Questa zona dell’Albania offre degli scenari naturalistici unici, tra i più affascinanti della penisola balcanica. La stessa città di Valona merita una visita per il rinnovato centro storico, per la laguna di Narta con il monastero ortodosso di Zvernec e, soprattutto, per la Penisola di Karaburun. È quando si supera il passo montano di Llogara, però, che la costa dà il meglio di sé: da Dhërmi passando per Vuno, Himara, la fortezza di Ali Pasha a Porto Palermo, Qeparo, Borsh e fino a Saranda, la riviera è un susseguirsi di incantevoli villaggi in pietra arroccati su montagne, rigogliosa macchia mediterranea e mare di una bellezza accecante. Castelli, chiesette ortodosse, monasteri nascosti nelle foreste e baie minuscole: uno spettacolo continuo. Il periodo migliore per visitare questa zona sono i mesi di giugno e settembre quando i turisti sono pochi e le persone presenti in spiaggia si contano sulle dita di due mani. Saranda è la capitale della nightlife estiva albanese, ma non è solo divertimento: nelle sue vicinanze, infatti, si trovano la sorgente naturale di Syri i Kalter e il Parco archeologico di Butrinto, un microcosmo del Mediterraneo con resti archeologici che vanno dal periodo illirico a quello veneziano.
L’ENTROTERRA MERIDIONALE
La zona, forse, più affascinante dell’Albania, è quella dell’entroterra sud, dove sono nascoste le due città-museo del Paese, Berat e Girocastro. La prima è una bomboniera di case bianche forate da numerosi punti luce che le hanno valso il soprannome di città dalle finestre sovrapposte. Il centro storico è diviso in due quartieri, Gorica e Mangalem, sovrastati da una grande cittadella fortificata, Kala, ancora oggi abitata, dove si trovano resti di moschee, acquedotti e piccole chiese ortodosse, come la Chiesa della Santa Trinità e la Chiesa della Dormizione della Vergine che oggi custodisce il Museo Onufri, dedicato al grande pittore albanese di icone. Ancora più a sud, Girocastro è un gioiello di case in pietra, antiche residenze nobiliari, viuzze labirintiche, il pittoresco mercato recentemente ristrutturato e il castello che regala splendide viste sulle montagne circostanti e sui tetti in ardesia della città. Impossibile non innamorarsene. Chi è alla ricerca di città meno note, non manchi di includere nel suo itinerario Tepelena, con il castello e gli scorci incomparabili sul fiume Vjosa, e Përmet, dove rilassarsi alle terme naturali che sgorgano a pochi chilometri dal centro.
L’AREA ORIENTALE
C’è una parte di Albania che spesso non è inserita nell’itinerario di viaggio da parte di coloro che visitano il Paese per la prima volta, ma che invece è di una bellezza unica e, a mio avviso, merita di essere scoperta. Si tratta della regione orientale, al confine con la Macedonia del Nord. Qui, sulle sponde del lago di Ohrid, il più antico e profondo specchio d’acqua d’Europa, si affacciano i piccoli villaggi di pescatori, Lin, Drilon e Tushemisht, oltre che la città di Pogradec, ritrovo prediletto degli albanesi per passare il weekend. Chi ha tempo a disposizione può includere anche un’escursione giornaliera in Macedonia del Nord, a Ohrid e Sveti Naum, anche se, secondo me, la loro visita merita un approfondimento. Poco più a sud del lago di Ohrid, si trovano i due laghi di Prespa, scrigni di biodiversità. A poco meno di un’ora di auto da Pogradec, invece, c’è Korça, la città più elegante d’Albania, nota per le sue ville di inizio Novecento, il bazar, la chiesa ortodossa più grande del Paese e alcuni tra i migliori ristoranti dei Balcani. Non scordatevi di visitare i villaggi nei dintorni di Korça, tra tutti Voskopojë con le sue chiese e abitazioni tradizionali in pietra saprà conquistarvi a prima vista.
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Cartoline dall'Albania. Aprile: Girocastro
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