Letture dai Balcani, parte #1

Se siete appassionati di Balcani e siete alla ricerca di qualche lettura su questa affascinante regione europea, questo è il post che fa per voi. A partire da oggi, e per i prossimi mesi, ho deciso di dedicare una serie di articoli alla raccolta di libri ambientati nella penisola balcanica. La lista, che non ha la presunzione di essere esaustiva ed è formata sulla base di gusti personali, è composta da volumi che ho letto negli ultimi anni, alcuni dei quali sono entrati a pieno titolo nella lista dei miei libri preferiti. Sicuramente molti di voi avranno già letto tutti o alcuni dei volumi citati di seguito. Chi, invece, non ha avuto modo di farlo, ecco i primi sette titoli (i riassunti sono quelli ufficiali, riportati dai siti delle rispettive case editrici, se cliccate sul titolo trovate i dettagli del libro).

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Dieci prugne ai fascisti

Autore: Elvira Mujčić
Editore: Elliot, 2017  
Pagine: 160
Paese: Bosnia ed Erzegovina

Nella famiglia di Lania, la nonna rappresenta il solido fulcro intorno al quale ruota l’asse familiare. Un giorno la donna chiede di poter essere sepolta un domani nella sua terra, ma la faccenda non è così semplice e dà origine a una catena, al limite del comico, fatta di manovre, equivoci, scontri e progetti che terranno tutti occupati per mesi. Eppure, quando sette anni dopo la morte arriva davvero, la macchina organizzativa, così a lungo oliata, s’inceppa via via in modo grottesco e inaspettato. Perché non si tratta di una famiglia qualsiasi ma di esuli fuggiti dalla Bosnia in guerra ed emigrati in Italia negli anni Novanta, che hanno portato con sé un’eredità ricca di memorie e resistenza ma anche il peso di una tragedia taciuta e mai superata. Il ritorno in patria per Lania, sua madre e i suoi due fratelli, al seguito del feretro verso la terra natia, si trasforma così in un viaggio a ritroso nel tempo, costellato di incontri bizzarri e di imprevisti, in una migrazione al contrario che ha come destinazione la riconquista della propria storia e di una nuova vita.

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Il tuo nome è una promessa

Autore: Anilda Ibrahimi
Editore: Einaudi, 2017
Pagine: 240
Paese: Albania

Una foto con due bambine dalle lunghe trecce, dietro il mare. È quello che resta a Abigail della sua famiglia. La Storia l’ha divisa da sua sorella Esther, e l’Albania che l’ha accolta generosamente quand’era in fuga dalla Germania nazista è diventata poi la sua prigione. Mezzo secolo dopo, a Tirana arriva Rebecca. Fugge da un matrimonio in crisi, ma forse vuole ricomporre il suo album di famiglia ricostruendo la storia che sua madre Esther non le ha mai davvero raccontato. Nella vita di Rebecca la fuga a un certo punto è l’unica trama possibile. Il suo matrimonio con Thomas probabilmente è arrivato al capolinea, meglio non assistere alla consunzione dell’amore. Per questo accetta l’incarico dell’organizzazione internazionale per cui lavora: destinazione Tirana. Non è mai stata in Albania, ma di quel paese sa molte cose. Sa per esempio che l’ospite è sacro e che la parola data viene presa seriamente. Quello infatti è il paese che ha dato ospitalità a sua madre Esther in fuga dalla Berlino nazista, il paese che le ha salvato la vita. Ma proprio nell’Albania di re Zog, che accoglieva gli ebrei durante la Seconda guerra mondiale, Esther ha perso sua sorella Abigail – catturata dai nazisti e deportata a Dachau. E quello strappo mai ricucito è ancora troppo doloroso per essere raccontato. Ad accoglierla a Tirana, Rebecca trova un ragazzo dalla voce rauca ma che con le parole sa fare vertiginosi ricami: Andi sarà il suo assistente, e forse qualcosa di piú. Rebecca farà cosí i conti col passato della sua famiglia ma anche con Thomas, che la raggiungerà per provare a dare un nuovo corso alla loro storia. Sarà proprio lui, fotografo di fama, a riannodare i fili di quelle vite spezzate ricostruendo in un documentario le vicende degli ebrei salvati da re Zog, e delle due sorelle Esther e Abigail.

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Il profumo della pioggia nei Balcani

Autore: Gordana Kuić 
Editore: Bollati Bolinghieri, 2016
Pagine: 607
Paesi: Bosnia ed Erzegovina, Serbia

Le sorelle Salom vivono a Sarajevo, con una madre energica e affezionata ai valori tradizionali, cinque ragazze forti, cinque ebree sefardite che in casa parlano ladino e ubbidiscono ai dettami della religione di famiglia, coinvolte nella frenesia che segue l’assassinio dell’arciduca Ferdinando e lo scoppio del primo conflitto mondiale. E che faranno poi scelte di vita anticonformiste e ribelli, fino all’invasione della Serbia durante la seconda guerra mondiale, e alla liberazione. La Storia fa da sfondo a vicende personali raccontate nei dettagli, con i sentimenti, di amore o ribellione che siano, sempre in primo piano. Ma quello che fa di questo romanzo un vero tesoro è la descrizione della vita, delle regole, dei riti, dei timori della comunità sefardita, che reagisce alla sfida del passato con un’energia, una forza e un coraggio straordinari. Energia, forza e coraggio che appartengono soprattutto alle donne del romanzo.

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La città di pietra

Autore: Ismail Kadare
Editore: TEA, 2009
Pagine: 219
Paese: Albania

In una città così non è facile essere bambini. Una città antica e di pietra. Capace di provocare dolori, ferite e piaghe, perché al contatto può essere rude e fredda, come la pietra, come la guerra. Sullo sfondo, la tragedia del secondo conflitto mondiale, un mostro dal quale il piccolo albanese protagonista di questa storia sa difendersi come solo i bambini sanno fare. Per lui che ancora non conosce la follia dei grandi, tutto assume una parvenza di gioco e di scoperta: l’oscuramento, le fughe nei rifugi antiaerei, le divise dei soldati e la casa misteriosa che ospita tante belle signore straniere. Un folto gruppo di personaggi stravaganti e indimenticabili lo accompagna nel suo cammino per la città di pietra: il nonno che parla turco e che lo fa fumare, gli zingari dai magici violini, l’irraggiungibile Margherita e la non castissima Susanna, la donna barbuta e le ultracentenarie che, stagione dopo stagione, lo guardano diventare uomo.

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Mare calmo

Autore: Nicol Ljubić 
Editore: Keller, 2013 
Pagine: 192
Paesi: Serbia, Bosnia ed Erzegovina 

Robert ama Ana e Ana ama Robert. Lei è l’amore della sua vita eppure c’è qualcosa tra loro, come un’ombra, qualcosa di cui Ana non può parlare. Si tratta della guerra, delle bombe che cadevano su Belgrado, di una fuga troppo veloce da Višegrad e di un padre amorevole e colto che forse è diverso da come l’aveva sempre conosciuto e che ora è accusato d’essere un criminale di guerra. Robert, un giovane storico di origine croata, nato e cresciuto a Berlino si trova a fare i conti con eventi che non ha vissuto, ma che sono irrimediabilmente parte di lui; l’amore verso la giovane serba lo riporta nel passato della sua famiglia e di un intero popolo. Si reca a L’Aia per assistere al processo del padre di Ana e, parola dopo parola, incontro dopo incontro, prova a capire, senza successo, il conflitto; fino a quando comprende che solo andando in Bosnia può sperare di ottenere le risposte che sta cercando.

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Vergine Giurata

Autore: Elvira Dones
Editore: Feltrinelli, 2016
Pagine: 204
Paese: Albania

Hana abbandona gli studi universitari che, piena di curiosità e di entusiasmo, aveva da poco iniziato all’Università di Tirana per tornare a vivere sulle montagne del Nord dell’Albania, nella casa dello zio che l’ha cresciuta dopo la morte dei genitori e che adesso è vedovo e malato. Un atto d’amore e di gratitudine che assume i tratti di uno spaventoso olocausto di sé quando Hana, che si rifiuta di accettare il matrimonio combinato che permetterebbe allo zio di morire in pace ma che costringerebbe lei a rinunciare alla propria indipendenza, pensa che l’unico modo per risolvere i suoi problemi sia diventare una vergine giurata: una di quelle donne, cioè, che a un certo punto della propria vita decidono di farsi uomini e di rinnegare la propria femminilità. Lo zio è fiero di lei, l’onore della famiglia è salvo e lui è finalmente libero di arrendersi alla malattia che lo divora. Nella cupa solitudine delle montagne si abbrutisce e si imbruttisce per sopravvivere alla fatica, al freddo, allo sconforto, finché la cugina Lila, emigrata tanti anni prima negli Stati Uniti, non riesce a convincerla a infrangere il giuramento per raggiungerla a Washington. Qui Hana riesce con grande sforzo – grazie al sostegno della cugina e della sua famiglia, ma soprattutto alla propria tenacia – a trovare la consapevolezza di sé e del suo corpo mortificato, e ad accettare l’amore di un uomo che la aiuta ad appropriarsi di una femminilità rinnegata.

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Il cantante nella notte

Autore: Olja Savičević
Editore: L’Asino d’Oro, 2018
Pagine: 190
Paesi: Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina

Una sceneggiatrice di soap opera di successo, Naranca Peović, sfreccia a bordo di una cabriolet dorata attraverso la Dalmazia, alla ricerca del suo primo amore: Slavuj Mitrović, un eccentrico artista. Da Spalato alla Bosnia più remota, passando per le indimenticate Zagabria e Lubiana, Naranca compie un viaggio a ritroso nella memoria. Proprio mentre i suoi ricordi e le sue abilità vengono progressivamente meno a causa di un incidente stradale, la donna fissa sul nastro di un registratore il racconto della sua vita e del rapporto con Slavuj, così da mettere al sicuro la propria identità e la propria storia: la storia di una giovane che, grazie al talento per la scrittura, è diventata ricca e celebre, ma ha perso il suo amore più grande. “Il cantante nella notte” è un romanzo on the road, un’intensa narrazione d’amore, con una trama da giallo che procede per quadri e lettere scritte dalla penna di un artista visionario. Una “romanza” che canta l’amore ai tempi del capitalismo e dell’oblio, e la memoria soggettiva che relativizza la realtà.

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