
Ripartire dalla tradizione per dar vita a qualcosa di nuovo: nasce così Albartizan.al, la nuova piattaforma dedicata all’artigianato albanese
Se c’è una cosa che mi sono ripromessa di fare da quando è nato Letters from the Balkans, è rendere noto uno dei settori, a mio avviso, più importanti e belli della penisola balcanica: l’artigianato. Mi piace andare alla scoperta di artisti locali che realizzano prodotti unici, tradizionali e non, altrove introvabili e incuriosire i lettori ad andare, a loro volta, a scoprirli durante i loro viaggi. Nell’ultimo anno ho avuto il piacere di incontrare artigiani e designer dei Balcani e, con un pizzico di orgoglio, posso dire che spesso dietro a queste realtà ci sono delle donne forti e curiose che hanno saputo realizzare i loro sogni, mettersi in gioco e ideare prodotti che raccontano il loro territorio. Oggi voglio parlarvi di un nuovo progetto, albartizan.al, che ho visto crescere dalla fase embrionale e al quale tengo molto perché ha lo scopo di riunire in un unico portale tanti artigiani albanesi. Ho avuto il privilegio di conoscere personalmente alcuni di loro e Anjeza, che ha risposto alle mie domande, e che, insieme a Elis, Erdiola e Zhyljen, ha ideato questa nuova e preziosa realtà.

Cosa è albartizan.al?
albartizan.al è un progetto totalmente autofinanziato, una pagina, un portale creato con l’idea di dare risalto e spazio agli artigiani albanesi. L’obiettivo principale del progetto è quello di dar vita a una comunità di artisti, di designer e di artigiani, farli conoscere e collaborare tra di loro. Vogliamo creare sinergie positive tra loro. Inoltre, è nostro obiettivo anche essere dei garanti della qualità, della genuinità e dell’originalità del prodotto, che gli appassionati di handmade albanese, moderno o tradizionale, potranno scegliere e acquistare con fiducia.
Come è nata l’idea di riunire più artigiani albanesi insieme in un unico progetto?
Nell’ultimo anno e mezzo ci siamo occupati di un laboratorio artigianale in particolare, Qendra e Artizanatit Lezhë – Artistike Zadrima (n.b.: a questo link trovate il mio racconto sul laboratorio), e lì abbiamo appreso le problematiche tipiche del piccolo artigiano che, pur realizzando lavori belli e curati, non riesce a raggiungere il grande pubblico. Durante questa esperienza, abbiamo imparato che il mercato, e di conseguenza la sua clientela, è molto frammentato: il mondo digitale e quello dei social, in particolare, sono un oceano in cui navigare e il piccolo artigiano non può raggiungere la costa senza un salvagente, o meglio ancora, senza un gruppo di amici che, come una barca, lo accolga e lo porti a destinazione. Noi vogliamo essere quella barca e il nostro portale una bandiera che ispiri fiducia.

Gli artigiani che fanno parte di albartizan.al realizzano tutti prodotti tradizionali o c’è anche chi si occupa di oggetti moderni?
Abbiamo deciso di accogliere entrambe le tipologie di artigiani. Siamo partiti da coloro che producono oggetti tradizionali, sia nelle tecniche di lavorazione che nella composizione del prodotto finale (destinazione d’uso, colori, forme etc), ma poi abbiamo conosciuto anche artisti totalmente moderni, che usano materiali fino a poco tempo fa sconosciuti in Albania. E poi ci sono quelli che, partendo da tecniche e da motivi tradizionali, cercano di dar vita a prodotti nuovi.
Cosa accomuna questi artigiani?
Ciò che li unisce è il nostro motto handmade in Albania with love: il prodotto deve essere fatto e rifinito a mano. Non deve essere semplicemente importato. Il lavoro manuale deve essere presente in grande percentuale nel prodotto che deve, dunque, essere autentico e originale. Poi, deve essere albanese. E, infine, deve essere fatto con passione: è la distinzione che dà quell’emozione in più sia a chi lo fa sia a chi lo acquista. Se non si mette un pizzico d’amore in ciò che si fa, ci si aliena e a lungo andare il prodotto ne risente. Inoltre, abbiamo messo anche delle regole sulla qualità delle foto, sull’estetica del prodotto, sulla rifinitura. Ci rendiamo conto che magari alcune sono delle caratteristiche soggettive ma ci servono per tenere un alto livello di qualità dei prodotti, nel rispetto anche di quegli artigiani che si impegnano e si dedicano alla ricerca dell’estetica. Non siamo alla ricerca dell’artigiano famoso da 10mila follower, prima di accettare qualcuno in famiglia abbiamo imparato a fare le nostre analisi. Non è l’alto numero di follower ad attrarci, ma la bontà del prodotto, l’autenticità, l’originalità, l’emozione che può trasmettere.

L’artigianato locale è, da qualche anno, tornato di moda: qual è stata la reazione degli albanesi? E gli italiani sono interessati a saperne di più?
Per nostra esperienza in Albania siamo ai primi passi di riconoscimento dell’artigianato come risorsa locale di sviluppo. Soprattutto l’artigianato femminile non è ripagato, considerando che spesso e volentieri è una sorta di secondo “lavoro” per le donne che lo fanno. In Italia, naturalmente, il valore del lavoro artigianale ha un altro riconoscimento e, di conseguenza, ne sono compresi anche il valore economico e la giustificazione del prezzo. In Albania non siamo ancora a questo livello. Per rispondere alla tua domanda i turisti italiani, grazie ai portali di viaggio e ai blog che ne parlano, si stanno appassionando anche all’artigianato albanese e lo ricercano, lo apprezzano e lo acquistano quando viaggiano in Albania.
Come tutte le realtà locali/tradizionali, anche l’artigianato necessita di essere supportato e tutelato: cosa occorrerebbe fare secondo te nel breve e nel lungo termine per non perdere questa manualità, questi prodotti unici?
L’artigianato per sua natura, oltre a tanta passione e talento, necessita di avere ritorni economici sufficienti e tali da permettere la continuità e l’ereditarietà alle future generazioni. Nel breve periodo servirebbe spiegare agli artigiani che per raggiungere la clientela, nazionale o internazionale, servono delle buone dosi di presentazione. Con rammarico ti dico che nel mondo di oggi non basta saper fare qualcosa, per essere online bisogna avere anche delle belle foto. Con questo non vogliamo dire che si devono spendere budget in servizi fotografici ma non si può nemmeno pretendere di fare una foto e aspettarsi che una volta caricata online, porti dei clienti. Essere online con un profilo Facebook o Instagram non basta per raggiungere il proprio cliente e perfezionare l’acquisto. Nell’artigianato la presentazione del prodotto sta assumendo sempre più importanza. È nei nostri progetti visitare gli artigiani e aiutarli a ottenere delle foto di alto livello. Questo beneficerà loro, ma anche il nostro progetto. Nel lungo periodo, invece, bisognerebbe rafforzare le associazioni di settore che possano fare delle regole comuni e possano poi promuovere territorialmente gli artigiani. Le associazioni dovrebbero essere locali, con persone del territorio che conoscono direttamente gli artigiani, una sorta di proloco che organizza piccoli mercatini. Servono delle regole comuni, enti promotori comuni che supportino gli artigiani e magari rendano la concorrenza più leale e chiara.

Presentami, nello specifico, qualcuno degli artigiani.
Gli artigiani che ci hanno supportato sin dall’inizio sono quelli che hanno collaborato tra di loro e da cui poi è nato tutto. Come anticipato, il Qendra e Artizanatit Lezhë – Artistike Zadrima è stato il primo laboratorio di Albartizan.al. Da questo centro escono dei tessuti fatti a mano di una qualità paragonabile a pochi altri centri in Albania. Questi tessuti vengono impegnati dalla boutique Amargi, che realizza vestiti dall’impronta moderna utilizzando tessili tradizionali. Le due ragazze dietro al brand Amargi sono due giovani di Mirdita (regione del nord Albania) accomunate dalla passione per la moda e dall’idea di non dimenticare le proprie radici. Un’altra artigiana che è parte del progetto dall’inizio è Erinda Veseli di Art&Deco by Erinda, che nel suo negozio a Tirana oltre a propri lavori che abbellisce con ricami e gioielli originali, ospita prodotti di altri artigiani, tra cui Artistike Zadrima. Infine, anche lo Studio Qeramike Vasili che realizza preziose ceramiche con motivi tradizionali.
Dove possiamo acquistare/trovare i prodotti?
Attualmente i prodotti degli artigiani che presentiamo sono disponibili per la vendita presso le loro boutique o tramite i loro siti web. Noi di Albartizan.al siamo un gruppo eterogeneo di professionisti (marketing&seo, sicurezza informatica, programmazione&web, fotografia) e uno dei nostri obiettivi è quello di creare un e-commerce, una sorta di Etsy in salsa albanese, dove gli interessati potranno sfogliare i prodotti, conoscere gli artigiani, sapere di più del prodotto e, infine, perfezionare l’acquisto.

Le menti dietro ad albartizan.al:
Anjeza Aliu: laureata in Marketing, con la passione del digitale, è approdata ad albartizan.al dopo l’esperienza di Artistike Zadrima. Attualmente è libera professionista in SEO e Social Media Manager.
Elis Gega: appassionato di informatica sin da piccolo, si affaccia al tema della sicurezza informatica già dal 2008. Consulente presso aziende di settori diversi, ha fatto della Cyber Security un pezzo della sua esistenza quotidiana.
Erdiola Mustafaj: ha fatto della sua passione fotografica, il suo lavoro. Terminati gli studi alla Scuola di Fotografia CFP Bauer a Milano, viene selezionata per far parte degli artisti emergenti albanesi presso la “Art House”, dove presenta il suo progetto “Sospeso”.
Zhyljen Xhemollari: laureato in informatica, è un programmatore esperto. Per lui non esiste un’idea o un progetto che non si possa trasformare in linguaggio informatico o applicazione.
Leggi di più sull’artigianato nei Balcani:
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