
Albania, Lezhë: cosa vedere e fare in città e nei dintorni
Non è la prima città che viene in mente quando si pensa all’Albania, non affaccia sulle mozzafiato spiagge della riviera meridionale e, a differenza di Berat e Girocastro, i due gioielli culturali della Terra delle aquile, non colpisce immediatamente i suoi visitatori. Eppure Lezhë (Alessio, in italiano) se scoperta con calma, è in grado di offrire numerosi spunti per una piacevole visita culturale, gastronomica e artigianale anche in giornata dalla capitale Tirana (ma passare un weekend qui è ideale per addentrarsi anche nei suoi dintorni).
Nonostante sia una città storicamente importante per l’Albania -nel 1444 il condottiero albanese Giorgio Castriota Scanderbeg riunì qui i principi albanesi nella cosiddetta Lega di Alessio per contrastare l’avanzata turca e, sempre in questa città, l’eroe nazionale morì nel 1468- Lezhë non è una destinazione turistica rinomata dell’Albania e sono pochi i viaggiatori, tranne qualche rara eccezione, che visitano quest’antica città del nord del Paese. Il viaggio alla scoperta di Lezhë inizia, allora, proprio dal mausoleo di Scanderbeg, collocato in pieno centro sui resti dell’ex cattedrale di San Nicola, una zona importante dal punto di vista archeologico dove nel corso degli scavi sono state rinvenuti anche resti di costruzione pagane del III secolo (la sua tomba, prima che venisse edificato il memoriale, ha subìto nel corso dei secoli saccheggi e atti di vandalismo e le sue ossa non si trovano più qui). Nel mausoleo, inaugurato il 23 novembre 1981 e progettato dallo scultore Odhise Paskali e dall’architetto Latif Lazimi, si trovano una spada e un elmo, copie di quelle originali che sono custodite nel Kunsthistorisches Museum di Vienna. Se programamte una visita qui, fate attenzione perché il memoriale non sempre è aperto al pubblico (per info: Bashkia Lezhë).
Una passeggiata in città conduce al laboratorio Artistike Zadrima, una delle realtà artigianali più rinomate dell’Albania, dove vengono prodotti al telaio splendidi tessili per case e ristoranti, articoli per la celebrazione di riti sacri, e accessori personali. Il centro è stato inaugurato nel 2006 ma già dal 1993 operava nel villaggio di Blinisht, a pochi chilometri da Lezhë, grazie a un’idea della sua proprietaria Terezë Gega che, rimasta senza lavoro alla caduta del regime comunista, ha deciso di recuperare l’antica arte del telaio, tramandata di generazione in generazione, tipica della regione di Zadrima, nel nord del paese. Tra i primi a credere nell’iniziativa e nelle capacità della sarta, ci fu il missionario italiano Don Antonio Sciarra che, insieme alla Missione Cattolica in Albania, supportò il centro e invitò altre donne dei villaggi limitrofi a unirsi alla causa. Dopo poco tempo, il laboratorio divenne completamente autosufficiente e, a causa dell’aumento di lavoro e della necessità di rendersi accessibili ad una maggiore clientela, nel 2006 l’officina fu trasferita nella città di Lezhë. Oggi è il luogo ideale non solo per acquistare e portarsi a casa prodotti tipici e originali albanesi, ma anche per ammirare dal vivo una preziosa tradizione, quella del telaio, che purtroppo, in questi tempi moderni, rischia di scomparire (sul laboratorio ho scritto tempo fa un articolo che trovate qui).
Lezhë è custode di un meraviglioso maniero, il Castello di Lezhë, collocato in cima alla città, in una strategica posizione, da cui si ammirano viste incomparabili sul Mare Adriatico (a 3 km dal centro si trova la spiaggia di Shëngjin, una lunga distesa di soffice sabbia tra le più amate dalle famiglie con bambini piccoli). L’area del castello risulta sviluppata sin dal V secolo a.C. e nell’antichità era conosciuta con il nome di Lissus. Il periodo di maggiore splendore, si ebbe poco prima dell’impero bizantino, quando il castello era governato dalle famiglie Progon e Tanush, parte del clan dei Dukagjini (una delle famiglie più facoltose del nord dell’Albania). Nel 1393 i veneziani occuparono la fortezza e, successivamente, nel 1478 il castello fu conquistato anche dagli ottomani. Nel 1729 un forte terremoto portò i suoi abitanti ad abbandonare il castello. Oggi nell’area archeologica rimangono, tra gli altri, importanti resti di mura, torri difensive, l’acropoli e una vecchia chiesa che, durante l’occupazione ottomana, fu convertita in moschea. Il costo dell’ingresso è di 100 lekë e, poco prima dell’entrata, troverete un parcheggio gratuito dove lasciare la vostra vettura.
Non si può dire di essere stati in questa zona dell’Albania senza aver fatto una tappa a Fishtë dove si trova uno dei luoghi culto per gli appassionati della buona gastronomia albanese, e cioè Mrizi i Zanave (dal nome di un’opera di Gjergj Fishta, prete francescano originario di quest’area). Si tratta di un agriturismo-ristorante fondato dai fratelli Altin e Anton Prenga che, dopo aver vissuto per anni in Italia, hanno deciso di tornare in Albania e aprire la loro attività realizzando così il sogno di una vita. È il posto perfetto per passare qualche ora circondati dalla natura e, se si viaggia con bambini, è un vero e proprio spasso: è possibile salire sopra al trenino della solidarietà (il cui ricavato viene dato a famiglie della zona che versano in situazioni di difficoltà economica), giocare nei campi o ammirare i numerosi animali allevati nella fattoria dell’agriturismo. Il motto di Mrizi i Zanave è think globally, eat locally e, infatti, il menù è composto interamente da prodotti locali a km zero, coltivati da contadini della zona o negli orti dello stesso agriturismo, da vini tipici della terra albanese, come il prestigioso vitigno autoctono Kallmet, e i sapori sono quelli della tradizione ma riadattati in chiave moderna. Formaggi di capra, byrek con spinaci o zucche, a seconda della stagione, jufka/pasta tradizionale del nord dell’Albania con funghi o sugo di mirtilli, e cheesecake al melograno: un vero e proprio viaggio alla scoperta dei sapori dell’Albania. Chi vuole coccolarsi ancora di più può pernottare presso una delle quattro splendide camere arredate in legno e pietra e ospitate all’interno della vecchia abitazione della famiglia. Al risveglio, la vista sui vigneti lascia senza parole.
Leggi di più sull’Albania:
Girocastro: cosa vedere in un weekend nella città-museo d’Albania
Albania: l’antica città di Elbasan
Consigli utili per organizzare un viaggio in Albania
Seguimi anche su Facebook: Letters From The Balkans
Potrebbe anche piacerti

Agriturismi in Albania: Farma Sotira Agroturizëm
6 Settembre 2021
Il mio reportage su Prizren, Kosovo, pubblicato nel libro “Scoprire i Balcani. Storie, luoghi e itinerari dell’Europa di mezzo”
4 Giugno 2019