Balkan Folklore: Kukeri, Bulgaria

L’annuale pratica Kukeri si celebra a fine gennaio nelle remote regioni montane della Bulgaria. Si tratta di un rituale che ha lo scopo di allontanare gli spiriti maligni dell’inverno -in vista dell’arrivo della nuova stagione- che altrimenti, restando in loco, potrebbero portare sfortuna alla comunità. Secondo la credenza popolare, infatti, cacciare gli spiriti era -ed è- un atto propizio per ottenere un buon raccolto e la felicità nei villaggi montani per tutto l’anno.

Questa bella tradizione bulgara ha radici antichissime che trovano testimonianze nell’antica Tracia quando si celebravano cerimonie e riti in onore del Dio Dioniso. Letteralmente kukeri significa incappucciati e si riferisce agli uomini e ai ragazzi dei villaggi che, per l’occasione, si travestono. In tempi più recenti, anche donne e ragazze partecipano travestite alle cerimonie.

I kukeri, infatti, indossano pelli di animali e grandi maschere di legno scolpite con fattezze di inquietanti bestie. Intorno alla vita, invece, appendono pesanti campane che, a ogni movimento o salto effettuato durante i balli ipnotici per spaventare gli spiriti malvagi, creano un’assordante sinfonia. Per tradizione, ogni membro del gruppo dei kukeri deve avere un costume di proprietà tramandato di generazione in generazione e lo stesso vale per le campane.

In passato, i mostri kukeri erano soliti andare di porta in porta nei villaggi e ballare di fronte ai proprietari delle abitazioni. Una pratica che è andata persa in tempi recenti e sostituita dalla creazione di eventi dedicati all’antico rito. Come il Festival di Surva, il più importante e famoso di tutti, che si tiene a fine gennaio nella cittadina di Pernik, a circa 50 km da Sofia. In altre località, i festeggiamenti sono svolti sia prima, a inizio anno, che a ridosso della primavera trasformando l’evento in una sorta di carnevale mistico.

Per la loro unicità, importanza storica e il fatto che si tratta di un’antica pratica pagana sopravvissuta per centinaia di anni, nel 2015 l’UNESCO ha dichiarato i costumi kukeri e i riti associati patrimonio mondiale dell’umanità.

📷 Le foto sono del fotografo Aron Klein che ha passato quattro anni nelle montagne della Bulgaria e ha documentato questa antica usanza

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