
Albania: la Laguna di Patok
A circa un’ora di strada da Tirana, andando in direzione nord, si trova la Laguna di Patok, un’area naturalistica molto bella ideale da visitare in giornata dalla capitale albanese, per fare una full immersion nel verde. La laguna è compresa nel comune di Fushë-Kuqe, nel distretto di Kurbin. Dista pochi minuti da Laç, una cittadina famosa per ospitare la chiesa cattolica più nota dell’Albania, luogo di pellegrinaggio per i credenti che si recano qui da tutto il Paese in cerca di benedizioni e miracoli.
RISERVA NATURALE
La laguna di Patok è stata designata nel 1962 come Riserva di Gestione Naturale per ordine del Ministero dell’Agricoltura albanese. La zona, infatti, è molto importante dal punto di vista geologico e naturalistico e ricopre una superficie di circa 2200 ha caratterizzata dalla presenza di oltre 300 tipi di piante diverse.
ORIGINE DEL NOME
Nella laguna, il cui nome deriva dalla parola albanese patë che significa “oca” in riferimento alla presenza di oche selvatiche nell’area, è possibile fare gite in barca insieme ai pescatori e, per chi desidera passare qui una o più notti, ci sono anche alcuni hotel dove soggiornare. I ristoranti servono il pescato del giorno e alcuni sono ospitati in deliziose casette di legno che offrono uno sfondo perfetto per scattare le migliori fotografie della zona.
UN AMBIENTE UNICO
La laguna di Patok collocata sotto al fiume Mat (dall’altra parte si trova la riserva di Kune Vain Tale di cui vi ho parlato in questo articolo) e composta da un litorale sabbioso e, in parte, paludoso. La compresenza di ambiente marino e terrestre -per lo più boschi, zone erbose, barriere sabbiose e terreni coltivati- la rende una zona con un elevato tasso di biodiversità: qui vivono numerosi pesci e crostacei che attirano un gran numero di uccelli, migratori e non.
IL REGNO DELLA NATURA
La Laguna, infatti, è la casa, tra gli altri, di aironi, gabbiani, oche selvatiche, cormorani, chiurli, pellicani, tartarughe verdi e caretta caretta. La presenza di tutte queste specie di animali, a cui si aggiunge quella di volpi e faine segnalate nella riserva di Fushë-Kuqe, fa dell’area una zona umida di importanza fondamentale dal punto di vista naturalistico.
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