Come organizzare un viaggio in Kosovo

Lo stato più giovane d’Europa, che nel 2008 ha dichiarato unilateralmente l’indipendenza dalla Serbia (ed è oggi riconosciuto da un centinaio di nazioni, tra cui l’Italia), è la nuova frontiera del turismo d’avventura. Prishtina, la giovane capitale è il centro culturale, economico e artistico più importante del Paese. Una città che durante tutto l’anno coinvolge i suoi abitanti e i suoi visitatori con festival musicali ed eventi culturali. Tutto il Kosovo, però, merita una visita: dai gioielli architettonici di Prizren al grande bazar di Gjakova, passando attraverso gli scenari mozzafiato della Valle di Rugova e i magnifici monasteri medievali. Del Kosovo si ricordano soprattutto le tristi vicende della guerra degli anni Novanta. Del Kosovo turistico, invece, si sa poco, quasi nulla. Ecco qualche dritta tecnica su come organizzare un viaggio in questa terra di grande fascino, ancora selvaggia, che vale la pena visitare prima che tutti quanti se ne accorgano.

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Come arrivare in auto

La macchina non è sicuramente il mezzo più comodo per raggiungere Prishtina dall’Italia, ma agli appassionati di on the road su quattro ruote occorre sapere che esistono due modi per raggiungere il Kosovo con l’automobile. Il primo è attraverso Lubiana, Zagabria, Belgrado e Nis. A dispetto di voci non attendibili, è possibile entrare in Kosovo dalla Serbia. Si può entrare in Kosovo anche da Albania, Macedonia del Nord e Montenegro senza problemi: capita, tuttavia, che se si utilizza il passaporto per entrare in Kosovo da uno di questi tre stati senza prima passare dalla Serbia, e dunque senza avere il timbro serbo sul documento, le autorità serbe respingano l’ingresso. Per evitare questo inconveniente causato dall’assenza del timbro serbo, potete usare la carta d’identità biometrica (valida per i cittadini italiani ed europei per entrare e uscire da questi Paesi) senza dover ricorrere all’utilizzo del passaporto. Il secondo itinerario, invece, prevede la traversata in traghetto dai principali porti italiani al porto albanese di Durazzo, e l’ingresso in Kosovo con macchina dall’Albania via Kukës.

 

Come arrivare in aereo

La compagnia aerea Wizz Air prevede due voli a settimana da Milano Malpensa e due da Roma Fiumicino sull’Aeroporto internazionale di Prishtina “Adem Jashari” che si vanno a sommare ai voli gestiti dalla compagnia aerea AirPrishtina che collegano la capitale kosovara con Verona. Altrimenti, dall’Italia, si può raggiungere Tirana con WizzAir o AirAlbania e poi prendere l’autobus che collega la capitale albanese con Pristina (distanza: circa 3 ore). Infine, un’ulteriore opzione può essere quella di volare con WizzAir su Skopje (Macedonia del Nord) e da lì raggiungere Pristina (distanza: circa 2 ore). Queste opzioni possono essere tenute meglio in considerazione se decidete di organizzare un viaggio in più stati dell’area e dunque atterrare in uno e rientrare in Italia da un’altra destinazione diversa da quella dell’arrivo.

 

Muoversi con il bus

Per spostarsi all’interno del Paese, l’autobus è un buon mezzo e collega, a prezzi economici, Pristina con le principali città del Kosovo e della regione, come Skopje e Tirana. La stazione degli autobus di Pristina è un po’ datata ma funzionale. Si trova in Rruga Bill Clinton ed è operativa dalle 4 del mattino a mezzanotte tutti i giorni della settimana (per info: www.stacioniautobuseve-pr.com/).

 

Documenti

I cittadini italiani che vogliono visitare il Kosovo devono presentare obbligatoriamente la carta d’identità biometrica o il passaporto. È riconosciuta la patente italiana ed è obbligatoria l’assicurazione automobilistica che si paga direttamente alla frontiera (il costo varia a seconda della permanenza). Per i cittadini italiani non occorre il visto.

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Quando andare

Il Kosovo ha un clima continentale contraddistinto da inverni molto rigidi con abbondanti nevicate e temperature che scendono spesso sotto lo zero. Durante la stagione estiva, soprattutto nel mese di agosto, le temperature possono raggiungere picchi elevati. I periodi migliori per visitare il Kosovo sono la tarda primavera e l’inizio dell’estate: i mesi da fine aprile a giugno sono ideali per viaggiare nel Paese. I campi sono pieni di fiori, le cime più alte ancora innevate e durante questo periodo il Paese dà il meglio di sé anche grazie ai numerosi festival e manifestazioni che si tengono nella capitale e nelle principali città. Anche settembre è un buon mese per recarsi in Kosovo, ma già da fine mese può far freddo.

 

Assicurazione sanitaria

Non è obbligatorio stipulare alcuna assicurazione sanitaria per recarsi nel Paese. In ogni caso, però, chi preferisce stare più tranquillo, troverà online varie tipologie di polizze acquistabili in base alle proprie esigenze. Per tutto quanto concerne le questioni relative alla pandemia da Covid-19 è consigliato consultare periodicamente il sito Viaggiare Sicuri.

 

Valuta

Nel 2002 il Kosovo ha adottato unilateralmente l’euro come valuta, pur non facendo parte della zona euro e non avendo stipulato alcun accordo formale con l’Unione Europea. Prima, il Paese utilizzava il marco tedesco. Nella capitale sono accettate tutte le carte di credito internazionali.

Per organizzare al meglio il vostro itinerario, vi consiglio di dare un’occhiata alla mia guida di viaggio “Kosovo itinerari turistici alla scoperta del Paese” pubblicata dalla casa editrice Odòs Editore. La trovate QUI.

(Articolo aggiornato a marzo 2022)

 

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