Sacrilegio-Alessia Biasatto

Sacrilegio, edito da La Nave di Teseo, è il romanzo d’esordio di Alessia Biasatto. Racconta l’avventura di Theodora che, dopo anni vissuti all’estero torna in Grecia e decide di intraprendere una missione impossibile: introdursi, sotto le mentite spoglie di uomo, nel territorio sacro e inviolabile del Monte Athos. 

 

È ambientato nel “terzo dito” della penisola calcidica il romanzo della triestina -ma barcellonese d’adozione- Alessia Biasatto e più precisamente sul Monte Athos, una repubblica a parte con regole e consuetudini uniche, abitata da monaci greco-ortodossi che popolano i diversi monasteri sparsi nel territorio e alla quale è precluso in modo assoluto l’accesso alle donne. Divieto che ha incuriosito l’autrice che in “Sacrilegio”, edito da La nave di Teseo, si è messa nei panni di una donna, Theodora, che ritornata nella madrepatria dopo anni vissuti fuori, decide di introdursi come Theodoro, nel territorio sacro del Monte Athos. Si veste da uomo, taglia i capelli e sbarca a Ouranoupolis, ultimo avamposto della Grecia laica, dove le donne hanno ancora accesso, ai confini della repubblica teocratica, maschile e maschilista di Athos.

<<Non sapeva se inginocchiarsi o rimanere in piedi in disparte, per l’ancestrale timore del fulmine che castiga gli eretici, gli spergiuri e forse anche chi, come Theo, si permetteva di raccomandarsi a colei che non l’aveva invitata. Secondo una verità apocrifa o una leggenda, infatti, l’apostolo Giovanni insieme con la Vergine Maria, stava veleggiando verso Cipro, quando una tempesta li sorprese nel mezzo del mare costringendoli a riparare in una baia sul lato nord della penisola. Maria, rimasta folgorata dalla bellezza e dalla serenità del luogo, chiese a Gesù di offrirle in dono quel meraviglioso ritiro. Fu in quel momento che il monte Athos divenne il giardino di Maria e, per questo motivo, fu proibito l’ingresso a qualsiasi altro essere femminile eccetto la Madonna, da lì in poi considerata la madre di tutti i monaci>> (p. 47).

Theodora non è la prima a farlo. Nel romanzo sono ricordate altre donne che hanno sfidato i monaci, ma erano appunto sfide, provocazioni. Lei, invece, spinta da motivi di fede e soprattutto dai ricordi di uno zio, zio Euthymios, devoto del monastero di Vatopedi, si tuffa in questa prova per aspirare, come fece il parente anni prima, a vivere di persona il fascino del luogo e immergersi nella preghiera, oltre che per mettersi alla prova. Nel corso dell’avventura che la condurrà a destinazione, Theodora -divenuta Theo- incontra altri pellegrini che, inconsapevoli della verità, la trattano come fosse davvero un uomo, anche se spesso la ragazza rischia di tradirsi e farsi scoprire.

Mentre l’avventura di Theo prosegue, pagina dopo pagina si scoprono anche aneddoti, curiosità e fatti di questa repubblica teocratica dove questioni religiose e politica sono strettamente connesse. Nonostante, infatti, il Monte Athos sia una sorta di entità separata dal resto della mondo -e nonostante l’arcaico divietò che impedisce alle donne l’ingresso in quel luogo di fede, come se fossero solo loro fonte di peccato e lussuria-in realtà anche qui i suoi abitanti si nutrono di bramosia, rivalità e potere proprio come accade altrove. Riuscirà Theo a non essere scoperta e a portare a termine la sua missione? Per scoprirlo non vi resta che leggere “Sacrilegio”.

*Il libro è un dono dell’editore

Sacrilegio-Alessia Biasatto, La nave di Teseo

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