Macedonia del Nord: cosa fare e vedere a Bitola

Bitola, terza città della Macedonia del Nord per numero di abitanti, dopo Skopje e Kumanovo, è una tappa da non perdere durante un viaggio nella nazione balcanica, soprattutto per gli appassionati di storia e cultura. In questo articolo troverete informazioni su cosa fare a Bitola e dritte su come organizzare la vostra visita, oltre a qualche suggerimento su cosa scoprire nei dintorni. Bitola è situata nell’estremo sud della Macedonia del Nord, a soli 15 km dal confine con la Grecia. La sua storia è strettamente legata alla figura di Filippo II di Macedonia che nella metà del IV secolo a.C. fondò qui la cittadina di Heraclea Lyncestis, oggi sito archeologico visitabile e imperdibile. Con i suoi splendidi mosaici e il teatro romano, infatti è uno dei luoghi più belli da ammirare durante un viaggio nel Paese. Tutta Bitola, però, è uno scrigno di tesori: dal vecchio bazar che si sviluppa lungo il fiume Dragor alle chiese, dalle moschee agli edifici in stile neoclassico di Sirok Sokak un tempo sede dei numerosi consolati stranieri che le hanno valso il soprannome di Città dei Consoli (alcuni sono ancora presenti), le cose da visitare sono tante.

Grazie alla sua strategica posizione, Bitola è stata abitata sin da tempi antichi ma la sua fama la deve, come anticipato, a Filippo II il Macedone che fondò la cittadina di Heraclea Lyncestis, che può considerarsi a tutti gli effetti l’antica Bitola. Nei pressi della città, inoltre, passava la Via Egnatia, la storica direttrice che collegava Roma con Istanbul, ragion per cui la città è sempre stata considerata un fondamentale punto di collegamento tra l’Egeo e l’Adriatico, l’Oriente e l’Occidente. È durante l’Impero Ottomano, però, che Bitola vive il periodo di massimo splendore: una dozzina di nazioni europee decisero di aprire qui i loro consolati e la trasformarono nella seconda città più grande e importante dell’Impero sul suolo europeo, dopo Salonicco. I consoli portarono con loro abitudini, tradizioni e costumi tipicamente europei. Ancora oggi Bitola è infatti considerata, a ragione, la città più europea della Macedonia del Nord.

Bitola, inoltre, è il luogo dove nel 1908 fu varato l’alfabeto ufficiale della lingua albanese durante il Congresso di Manastir, nome con cui ancora oggi è conosciuta la città tra gli albanesi e i turchi.  A testimonianza di questo storico e importante avvenimento per la popolazione albanese di tutti i Balcani, è stato creato un apposito museo all’interno della casa di Fehim Zavalanit, attivista albanese. Purtroppo io non sono riuscita a visitarlo perché quando mi sono recata lì era al momento chiuso anche se l’impressione che ho avuto è che fosse chiuso da un bel po’ di tempo. L’edificio color ocra affaccia sul fiume ed è vicino al centro storico. Sulla parete esterna è stata posta una targa in ricordo dell’evento. Infine, in pochi lo sanno ma a Bitola presso l’Accademia Militare, oggi trasformata in un museo su storia e tradizioni della città, ha studiato Mustafa Kemal Ataturk -il padre della Turchia moderna.

 

Ecco cosa fare e vedere a Bitola

1.HERACLEA LYNCESTIS

Il sito archeologico di Heraclea Lyncestis è il luogo di interesse storico più importante di Bitola e del sud della Macedonia del Nord. Il complesso storico all’aria aperta, dove si susseguono rovine di epoca greca, romana e paleocristiana tra cui colonne, mura, il teatro che poteva ospitare circa 3.000 persone e i bellissimi mosaici, è solo una parte dell’antica città ancora in parte non scavata. Gli archeologici, infatti, stimano che sia stato portato alla luce solamente il 10% del sito originario.

Nel 148 a.C. Heraclea fu conquistata dai romani e anche sotto il loro dominio continuò ad avere una grande importanza grazie al fatto di essere un punto di sosta fondamentale lungo la via che univa le sponde dell’Adriatico con quelle dell’Egeo. Passeggiando per il sito archeologico si ammirano resti di mura, fondamenta di edifici, un palazzo vescovile, fontane e due basiliche. La basilica più grande custodisce un pavimento a mosaici risalente al V secolo con scene bibliche, animali e pattern geometrici perfettamente conservati. I colori sono ancora vividi e accesi. Il teatro è collocato nella parte alta della sito, da cui si ammira una bella vista sugli scavi e il verde circostante. Sotto al teatro è stato posizionato un piccolo museo con artefatti rinvenuti nell’area e un modello in scala dell’antica città.

Purtroppo (o, forse, sarebbe meglio dire per fortuna?) Heraclea Lyncestis non riceve l’attenzione che merita e non è conosciuta a livello turistico come altri parchi archeologici della regione balcanica ed è un vero peccato perché è un luogo bellissimo. Io stessa prima di organizzare questo viaggio non ne avevo sentito parlare e anche su internet ho trovato pochissime informazioni su quello che, a mio avviso, è uno dei luoghi più interessanti e importanti dal punto di vista storico della Macedonia del Nord. Quindi se decidete di visitare questa zona del Paese non scordatevi di inserirla nel vostro itinerario di viaggio. Il sito è collocato a 3 km dal centro storico di Bitola e si può facilmente raggiungere con una passeggiata. È aperto tutti i giorni dalle 08:00 alle 18:00 e l’ingresso costa 120 dinari macedoni (circa 2€) a persona. Cercate di non venire nelle ore più calde perché l’area è totalmente esposta al sole.

 

2.NI INSTITUTE AND MUSEUM BITOLA

Rientrando in centro città da Heraclea, dopo aver attraversato il parco cittadino, dove potete rilassarvi per qualche minuto tra una visita e l’altra, ecco l’NI Institute and Museum Bitola, il museo cittadino con una collezione permanente di artefatti e oggetti rinvenuti nei pressi del sito archeologico, una sezione dedicata all’etnografia, usi e costumi tipici della Macedonia del Nord e un’ala intera dedicata a Mustafa Kemal Ataturk, il padre fondatore della Turchia moderna nato a Salonicco che ha completato i suoi studi militari proprio in questo grande edificio di Bitola. La città è una meta molto popolare tra i turisti turchi proprio perché questa ragione. Durante la mia visita, infatti, era pieno di turchi intenti a scattare foto nella stanza di Ataturk con i suoi dipinti, libri, fogli. La cosa che più mi ha colpito del museo è, però, la sua facciata: sopra al portone di ingresso c’è una bella scritta in arabo. Bello anche il giardino di rose subito dopo il cancello di entrata. Per i fiorentini in viaggio in città, incredibile ma il guardiano è un grande tifoso della Fiorentina e il suo mito è Gabriel Batistuta! Il museo è aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 18:00 e il biglietto costa 120 dinari macedoni (circa 2€) a persona.

 

3.SIROK SOKAK

La strada più famosa di Bitola è la pedonale Sirok Sokak, un viale sempre vivace e pieno di persone su cui affacciano gli edifici più belli della città, bar, ristoranti, gelaterie e negozi di vario tipo. Il momento migliore per passeggiare lungo la strada è al tramonto, quando si riempie di persone e le temperature calano (io l’ho visitata a inizio giugno e durante il giorno era già abbastanza caldo). Sirok Sokak è lunga circa 1 km e collega il parco cittadino a Magnolia Square, la piazza più importante di Bitola. Prima del semaforo che conduce al grande parco cittadino si trova un bellissimo edificio, la Casa dell’Esercito, costruita nel 1911, terminata nel 1919 e ristrutturata nel 2018, utilizzata dai vari eserciti che hanno governato negli anni la città, oggi è sede di eventi. Andando invece dalla parte opposta, verso Magnolia Square, si susseguono gli edifici che un tempo ospitavano i consolati e una serie di palazzi retro dalle facciate colorate, molto belli. Tra le strutture più degne di nota, c’è la Chiesa del Sacro Cuore, una chiesa di culto cattolico, risalente al 1856, tra le prime costruite in quest’area dei Balcani con il supporto del governo francese.

4.MAGNOLIA SQUARE

Al termine di Sirok Sokak si trova Magnolia Square, al cui centro si erge la statua di Filippo II di Macedonia (padre di Alessandro Magno e fondatore di Heraclea Lyncestis). La piazza ospita anche il più bello dei consolati presenti in città, quello russo, con piccoli balconi e finestre ad arco. Dietro Magnolia Square, ci sono due piccoli parchi: in uno si trova la Torre dell’Orologio, alta 30 metri, l’altro si sviluppa intorno alla Moschea Yeni.

5.MOSCHEE

A proposito di moschee: in Macedonia del Nord sono collocate alcune delle moschee più belle che si possano ammirare durante un viaggio nei Balcani, tra cui quella di Tetovo, che purtroppo non sono riuscita a visitare, e la Moschea Mustafa Pasha di Skopje. In epoca ottomana, Bitola possedeva una sessantina di moschee, a testimonianza dell’importante ruolo della città in quel periodo. Oggi ne sono rimaste una dozzina, alcune sono aperte, altre invece no, altre ancora trasformate in spazi pubblici (come accaduto anche a Skopje). Le tre moschee più importanti di Bitola sono la Moschea Ishak Chelebi (1506) tra le più antiche del Paese, la Moschea Ajdar Kadi (1562) e la Moschea Yeni (1558).

6.BAZAR

La zona, a mio avviso, più caratteristica e bella di Bitola è il vecchio bazar che si raggiunge oltrepassando il fiume Dragor, pochi metri dopo Magnolia Square. In passato questo era uno dei principali mercati nel sud della penisola balcanica con circa 2.000 negozi e numerosi caffè. Oggi i punti vendita e i localini sono molti meno, ma l’area conserva ancora il suo fascino grazie agli edifici colorati, fontane, street art e bandierine colorate: l’atmosfera che si respira gli ha valso il soprannome di Piccola Montmartre. Fa parte della zona anche il bezisten, il mercato coperto situato di fronte al vecchio bazar, oggi purtroppo in stato di semi abbandono.

7.PAUSA CAFFÈ

Come altrove nei Balcani, anche a Bitola i bar dove fermarsi per sorseggiare un caffè, o un cocktail, non mancano. Tra una visita e l’altra, il mio consiglio è di fermarvi almeno una volta in uno dei caffè lungo Sirok Sokak e fare come fanno i locals: gustarvi un caffè ammirando la gente a passeggio. Il posto dove ho bevuto il migliore espresso in città è il Cafe Pajton, lungo Sirok Sokak, che per il suo aspetto ricorda un caffè parigino. La domenica insieme al caffè servono anche una tazzina con panna fresca. Altra tappa da segnarsi in agenda, è il Carsjia Bar, un grazioso locale nel vecchio bazar tra le rovine di un vecchio hammam in un piccolo cortile da cui si ammira il minareto della Moschea Haji Mahmud Bayat, alle spalle. Nel bar si respira una bella atmosfera tra libri, oggetti antichi e biciclette vintage. La sera spesso ospita performance live. Ottimi cocktail alla frutta.

8.DOVE MANGIARE A BITOLA

È bene essere onesti da subito: tranne qualche rara eccezione, la Macedonia del Nord non è la migliore destinazione balcanica per foodies. E, soprattutto, non è particolarmente adatta ai vegetariani: la maggior parte dei ristoranti, infatti, serve piatti a base di carne. Se volete provare qualche specialità tipica, dalle forti influenze turche, e amate i piatti a base di verdure, segnatevi in agenda il ristorante Bure in Magnolia Square. Il menù propone oltre a prosciutti, anche diversi piatti vegetariani come polpette di formaggio, pita, casseruole di formaggio filante. Per quanto riguarda, invece, il vino la Macedonia del Nord è un vero paradiso: il vino qui è ottimo e molto economico (per i turisti italiani). Nel Paese ci sono diverse cantine, io ho provato i vini di Tikves, Stobi, Dalvina, tutti ottimi, soprattutto i rosè e i bianchi.

9.DOVE DORMIRE A BITOLA

A Bitola ci sono diversi appartamenti e hotel tra cui scegliere per il soggiorno. Io sono stata all’N95 Apartments. Sono due appartamenti in pieno centro, cui si accede attraverso un cancello che apre su Sirok Sokak, la strada più famosa di Bitola. L’appartamento dove ho soggiornato con la mia famiglia è quello al piano terra (l’altro è al primo piano), delizioso, arredato con elementi di design e silenzioso poiché affaccia su un cortile interno. La proprietaria è molto gentile. I prezzi sono ottimi. Stra consigliato.

 

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